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È stato presentato a Roma il 45esimo rapporto annuale sulla situazione sociale del paese, diramato dal Centro Studi Investimenti Sociali (CENSIS) per fotografare i più significativi fenomeni socio-economici dell’Italia alla fine del 2011. Una nazione che sta iniziando a familiarizzare con le nuove tecnologie legate al web.

L’utenza tricolore ha finalmente superato la fatidica soglia del 50 per cento, precisamente con il 53,1 per cento di cittadini connessi ad Internet. A dominare nell’uso del web sono i più giovani, che rappresentano più dell’87 per cento del totale dei netizen del Belpaese. Solo al 15,1 per cento gli anziani tra 65 e 80 anni.

Internet sembra poi un luogo per i più istruiti (72,2 per cento), oltre che per trovare informazioni pratiche su strade e località (37,9 per cento dei casi d’utilizzo). Seguono a ruota l’ascolto di musica (26,5 per cento) e le operazioni di home banking (22,5 per cento) con quelle di e-commerce (19,3 per cento).

Gli italiani sembrano poi preferire le connessioni fisse, con il 31,8 per cento per chi ha un pc desktop. La domanda di connessioni senza fili è più alta ancora una volta tra i giovani tra 14 e 29 anni: 44,4 per cento per il WiFi, 13 per cento per quelle mobile e 14,2 per cento per quelle via smartphone.

Nel settore informazione, il campione del CENSIS utilizza all’80,9 per cento il telegiornale come fonte primaria. Non allo stesso livello i giovani che equiparano i vari TG ai motori di ricerca e a Facebook. Nel complesso, i quotidiani online restano dietro al social network di Mark Zuckerberg, ai search engine e al televideo, sfruttato dal 45 per cento della popolazione italiana.