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Circa 70 milioni di siti lo usano, il suo sistema di gestione dei contenuti supporta il 18% del web. Bastano questi numeri per raccontare i primi dieci anni di WordPress, la piattaforma di blog open source: lanciata il 27 maggio 2003 negli Usa da Matt Mullenweg e Mike Little come biforcazione del precursore b2/cafelog, in un decennio si è ricavata uno spazio di tutto rispetto sul web. Tanto che la sua ultima versione, la 3.5 disponibile dal mese scorso, è stata scaricata 18 milioni di volte.

Usato dai grandi siti per supportare il sistema dei blog (lo usa anche Corriere.it), è però stato sorpassato dal più giovane Tumblr, la piattaforma di tumblelog che in poco più di 5 anni ha raggiunto e superato la cifra-simbolo di 100 milioni di blog aperti. All’indomani dell’acquisizione da parte di Yahoo, WordPress è ritornato sulla cresta dell’onda: secondo i dati diffusi dal ceo Mullenweg le importazioni di post da Tumblr a WordPress sono arrivate a 72mila in un’ora (mentre di solito, scrive il ceo sul suo blog, raggiungono al massimo i 600 post all’ora). Un buon risultato, che però impatterà poco sui 50,9 miliardi di post totali di WP (dal canto suo, Tumblr ne conta 44 miliardi, con un ritmo di pubblicazione di 82 milioni al giorno).

Se l’anno scorso, per festeggiare i nove anni dal lancio, Mullenweg annunciava in una lunga intervista a Forbes la volontà di prendere di petto le sfide di social e mobile, quest’anno non ci sono stati (almeno per ora) grandi annunci sui prossimi obiettivi della società. L’ultima notizia, diffusa la settimana scorsa, riguarda invece la recente raccolta di 50 milioni di dollari da parte di Automattic, la società dietro WP. Ma sul resto, silenzio: nell’ultimo post di Mullenweg, pubblicato poche ore fa, c’è spazio solo per ringraziamenti e festeggiamenti. Sì, perché per festeggiare i dieci anni di WP sono stati organizzate almeno 720 feste in tutto il mondo ed è stato creato un blog (ovviamente, WordPress) per raccogliere tweet e foto che celebrino il compleanno.

Una piccola indicazione sul futuro di WP arriva però da Christina Warren, analista tech della testata online Mashable. Ricordando una recente conversazione con Mullenweg, spiega che la società ora è al lavoro sull’implementazione e il miglioramento dell’ecosistema intorno alla piattaforma – plugins, temi, provider e strumenti a disposizione degli utenti.

FONTE Corriere.it